Rivalutare il patrimonio edilizio
attraverso gli ampliamenti volumetrici

I regolamenti comunali e le norme urbanistiche in vigore ci garantiscono diverse possibilità per intervenire sul patrimonio edilizio esistente attraverso il Recupero Rustici, Recupero dei sottotetto non abitabili e ampliamenti.
Nei mesi passati abbiamo analizzato uno studio, trasformato poi in progetto esecutivo, inerente il cambio d’uso da tettoia ad abitazione. Oggi vogliamo soffermarsi su un progetto di ampliamento inerente un’abitazione unifamiliare, trasformatosi poi in realtà.
Siamo sulla collina torinese e la proprietà ha la necessità di trovare uno spazio per la cucina, da abbinare alla sala da pranzo, in sostituzione di un piccolo angolo cottura.
L’immobile si presenta con le caratteristiche tipiche di un edificio rustico, sia sul fronte dell’arredamento che dei materiali, come ci salta subito all’occhio al primo sopraluogo con un soffitto costituito da volta in mattoni a vista. Decidiamo pertanto di riportare queste caratteristiche anche all’esterno, per la parte oggetto di ampliamento. Il progetto finale è costituito dalla somma di due interventi. Lo studio di partenza prevedeva un ampliamento del 20% della volumetria già esistente, grazie al piano regolatore a cui si è aggiunto, a permesso di costruire rilasciato, un ulteriore 20% derivante dal “Piano casa” portando così ad un aumento complessivo del 40% che ci ha permesso di intervenire anche sul piano primo.
Come dicevamo, la necessita della proprietà era di avere una cucina al piano terra. Come linea guida abbiamo deciso di trasportare all’esterno i caratteri rustici, utilizzando come materiali mattoni antichizzati faccia a vista, legno e coppi dando una continuità con l’esistente. Sfruttando la sagoma del fabbrica è stata realizzata la nuova cucina di 25,00 mq al piano terra servita da un porticato ligneo attorno con soprapposto un terrazzo coperto, in sostituzione del piccolo balcone esistente. Due pareti perimetrali sono state realizzate con mattoni antichizzati, con solamente la terza parete intonacata. Grazie all’ulteriore ampliamento del 20% è stato possibile intervenire anche al piano primo, realizzando una cabina armadi a servizio delle camere da letto. Al piano terra, lo spazio occupato dal “cucinino” è stato adibito a servizio igienico, mancante prima dell’intervento. A protezione dell’ingresso principale è stato predisposto anche una copertura lignea con copertura in coppi.
Come segno evidente di un intervento successivo alla realizzazione dell’immobile, abbiamo deciso di inserire due ampie vetrate, rivolte verso la proprietà e il panorama collinare. Grande attenzione è stata rivolta al risparmio energetico con la posa di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e la realizzazione di un cappotto termico sulla facciata esporta a nord, creando un collegamento con l’ampliamento.